brutalz |
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| CITAZIONE (mojo! @ 11/11/2013, 12:51) CITAZIONE (brutalz @ 11/11/2013, 12:04) mah, io diffiderei anche degli ammortizzatori sociali così come sono intesi oggi, in quanto possono venire a crearsi situazioni paradossali e di disagio totale. Infatti magari ti ritrovi a dare un sussidio anche al tizio che dichiara 4 euro l'anno, a chi lavora in nero per scelta (non per esigenza) eccetera. Oppure si possono creare situazioni stagnanti, dove persone che magari oggi campano con una miseria (vedi barboni), con gli ammortizzatori sociali ricevono una sorta di "stipendio" per continuare a non fare un cavolo. Ripeto, si devono creare condizioni tali per cui le aziende possano assumere personale in maniera semplice e con poca burocrazia (e con costi contenuti), e ridurre la tassazione per chi decide di aprire una propria attività, perchè mi sembra assurdo che, almeno qui a roma, un negoziante REGALA allo stato dal 50 al 70% di quello che guadagna, andando a prendere quasi quanto i suoi eventuali impiegati... Se fosse fatto a cazzo sì, ma come dico sempre: se seguissimo altri esempi potremmo azzeccare la scelta. Lo so che sarò ripetitivo, ma parlo di quello che conosco, e spero che non venga smontato con un semplice: eh ma è la Germania, noi non siamo la Germania ECV.Lì una parte del denaro versato allo Stato(oltre che pagano meno tasse, ma questo è solo per puntualizzare)va all'agenzia del lavoro, soldi che servono per il proprio ammortizzatore sociale. Questo significa che se perdi il lavoro, a seconda degli anni di impiego, prendi (non ricordo se il 75 o 80%) uno stipendio per 12, 18, 24 o addirittura 36 mensilità. Poi, se ancora non si è riusciti a trovare lavoro, si finisce nel calderone sociale. Per quello che riguarda i senzatetto, in Germania se non hai una fissa dimora perdi automaticamente tutti i diritti (va detto però che se cerchi casa, te la danno).Ci vorrebbe un po' più di fiducia negli italiani, soprattutto da parte dello Stato. Ma dire "eh ma è la Germania" non è una frase semplice. O meglio, puo sembrarlo e lo è se te lo dice un cazzone qualsiasi al bar che parla per il 90% della sua vita di pallone, ma dietro c'è tutta una serie di aspetti che non vanno sottovalutati affatto. Purtroppo la fiducia negli italiani ora come ora non si può avere, o per lo meno non la si può dare a tutti indiscriminatamente, visto che l'italiano medio, appena può, ti si incula con molta disinvoltura e senza remore. Proprio per questo motivo continuo a sostenere che ci vuole una ristrutturazione radicale a livello culturale. Poi possiamo iniziare a parlare di ammortizzatori sociali eccetera, ma fino a quel momento, la vedo molto dura...
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