Universo Pixar, Tutto è collegato

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camera9
view post Posted on 15/7/2013, 09:12     +2   +1   -1




Ho letto stamattina questa incredibile teoria...può contenere SPOILER se non siete al passo con i film Pixar




Tutti i film della Disney-Pixar sono interconnessi. Dal primo Toy Story (1995) a il recentissimo Monsters University, il prequel che racconta le vicende dei protagonisti di Monsters & Co.. 14 film tutti collegati e parte di un universo, dove umani, animali e macchine si intrecciano tra magia ed evoluzioni naturali. Quello che cambia è solo l’orizzonte temporale di ciascun film. Ogni personaggio, ogni scena, ne influenza un’altra di un altra pellicola e niente può esistere senza precedenti mutamenti o cambiamenti. Non c’è niente di inventato, ma tutto (dai giocattoli parlanti, alle macchine animate, ai mostri) è compresibile e spiegabile dopo averne compreso il senso. E, sconvolgentemente, Boo, la ragazzina di Monsters & Co., è… no non ve lo posso dire. Leggete.


Questa teoria, che fra poco spiegherò nel dettaglio, è nata dalla mente di Jon Negroni, esperto di Social Media con la passione per il cinema. L’ha pubblicata sul suo sito http://jonnegroni.com/ e da lì prenderò ispirazione. È una lettura lunga e sconvolgente, per questo cercherò di riassumerla in nozioni chiave e semplici (i corsivi saranno le traduzioni dirette). Io sono sempre stato un Pixar-fanatico, ho visto e rivisto tutti i film (da poco anche Monsters University); ma il livello di preparazione di Jon è tutt’altra cosa. Se siete curiosi e avete una buona mezzoretta da buttare, quindi, partite pure direttamente dal suo post. Non mi offendo.

Ma ora partiamo. La chiave di lettura è Brave (Ribelle – The Brave in italiano, 2012), la pellicola Disney Pixar che racconta la storia della principessa Merida, un’impavida ragazzina dai capelli rossi alle prese con la magia, gli animali e le foreste della Scozia mediavale. Brave è l’ultimo e il primo film nella timeline della teoria. Qui viene introdotta, per la prima volta, una spiegazione al fatto che gli animali si possano comportare come umani: è merito della magia, collegata probabilmente al fenomeno dei fuochi fatui, le lucette blu che si vedono fin dall’inizio del film, nonché al legno. Nel film, senza rivelarvi troppe trame, ci sono delle persone che vengono trasformate in animali e assumono comportamenti a metà tra il mondo animale e quello umano (la madre di Merida). Non solo, ci sono anche oggetti inanimati che grazie alla magia si muovono e si comportano in maniera umana — oggetti che si trovano tutti nel negozio della Strega (ve la ricordate? Fatevela tornare a mente la Strega, perché in seguito sarà un personaggio chiave). Sempre il negozio della Strega ci da altre informazioni importanti: la Strega scompare inspiegabilmente ogni volta che Merida apre e chiude la porta del suo negozio. Se è vero che nel film gli animali originati dalla trasformazione di persone umane perdono con il tempo le loro caratteristiche “umane”, è al contempo probabile che più gli anni passano più gli animali possono “ri”evolvere e così conquistare nuovi tipi di personalità e intelligenza.

Nell’universo Pixar, infatti, ci sono due progressioni: l’evoluzione degli animali, come detto, e quella dell’intelligenza artificiale. Queste evoluzioni e gli eventi ad esse correlate hanno portato, con il tempo, ad una vera e propria lotta per il potere tra umani, animali e macchine.

Partiamo da quella animale. In Ratatouille (2007), Finding Nemo (Alla ricerca di Nemo, 2003) e Up (2009) —necessariamente in quest’ordine— abbiamo la prova dell’evoluzione animale [volontariamente è omesso dalla lista A Bug's Life (A Bug's Life - Megaminimondo, 1998), su cui tornerò dopo]. Ratatouille è il primo step perché assistiamo alla personificazione parziale di Remy, il topolino amante della cucina. Vuole cucinare, un desiderio tipico degli umani, e crea delle relazioni con un ristretto gruppo di persone. Non solo, perché il cattivo del film, il nanerottolo Chef Skinner, viene a conoscenza di questo processo del mondo animale, ed è il primo cattivo a farlo. Alla fine del film scompare, e vuoi vedere che nel suo vagare per le storie Pixar non finisca proprio a raccontare questa storia a Charles Munz, il matto esploratore diventato matto e cattivo per cercare l’uccello Beccacino in Up? È possibile che sia andata così, perché guarda caso Munz si mette a inventare dispositivi che diano voce ai pensieri animali (il collare che viene messo allo spassosissimo cane Dug). Il collare dimostra che gli animali, o alcuni animali, sono più intelligenti e più umani di quanto si pensi. Ma i suoi esperimenti sono stati condotti su molti altri cani prima di Dug (e probabilmente da altre persone nel mondo) e questo potrebbe aver accelerato o causato una certa discordia tra mondo animale e umano. Per una serie di ragionamenti e informazioni secondarie, che ometto, Ratatouille è ambientato prima di Up, anche se potrebbe sembrare il contrario.


Non solo singoli esperimenti, ma come Up dimostra, ci sono compagnie e industrie pronte a controllare tutto e tutti, animali compresi. Industria fondamentale di questo processo è la Buy-n-Large, che sarà quella che gestirà il mondo in Wall-E e che già in Up stava abbattendo e ricostruendo case e quartieri (motivo su cui Up ruota). La Buy-n-Large compare anche in Toy Story 3 e in Finding Nemo. Proprio in Finding Nemo abbiamo la certezza che le cose siano cambiate: gli umani stanno iniziando ad opporsi ai crescenti gruppi di animali intelligenti. Vengono catturati e ricostruiti interi mondi in miniatura (acquari) per tenerli a bada. Viene inquinato il loro mondo originario, tra l’altro. Ma gli animali evolvono rapidamente e la loro intelligenza cresce in maniera esponenziale (Dory, il pesce un po’ scemo con problemi di memoria, è la così detta eccezione che conferma la regola, perché lei non è riuscita ad evolversi così rapidamente). Si evolve anche il sentimento di rivalsa contro gli umani.


Arriviamo ora alla parte sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Tutto parte con The Incredibles (Gli Incredibili – Una normale famiglia di supereroi, 2004), dove il cattivo di turno, Buddy, utilizza la tecnologia per cercare di sconfiggere i supereroi con i super-poteri. Crea l’Omnidroide 9000, un robot dotato di potentissima intelligenza artificiale (che non a caso Mirage, la mezza cattiva assistente di Buddy, ha definito “avanzata intelligenza artificiale che è diventata cattiva). Come Mr. Incredible sottolinea, «Perché dovrebbe prendere ordini, intelligente com’è?». Tanto che poi il megarobot si ribella al suo stesso inventore. Il passo a un mondo di robot che odiano gli umani e vedono in loro una minaccia alla sopravvivenza è breve. Ma perché esattamente? Forse perché, come vediamo in Toy Story, gli umani si sbarazzano con troppa facilità dei loro oggetti (ricordate i vari personaggi che nei secondo e terzo Toy Story manifestano chiari segni di delusione e rabbia contro il genere umano, Stinky Pete e Lotso per esempio). Se ad alcuni di voi verrebbe da pensare che intelligenza artificiale e giocattoli siano cose distinte, e che non ha comunque senso vedere giocattoli animati, dovete ripartire da The Incredibles e ricordarvi dell’Energia di Punto Zero, energia elettromagnetica che si trova nel vuoto e da cui i giocattoli dovrebbero trovare la fonte di vita. Considerate che tra la famiglia Incredibile e il Mondo dei Giocattoli passano almeno 40 anni, nel frattempo l’intelligenza artificiale può aver sviluppato da sé la Buy-n-Large, industria priva di umani al suo interno.


Arriva il momento del triello, lo scontro finale. Da una parte gli umani. Dall’altra l’intelligenza artificiale e la rivoluzione industriale. In mezzo gli animali, che se la prendono con gli umani per il troppo inquinamento. Chi vince, tristemente, sono le macchine e ne sono la prova sia Wall-E sia Cars. La terra infatti diventa disabitata da persone e animali e troviamo sono macchine. Le macchine dell’Arca della Axiom, la mega navicella, creano un mondo dove gli umani non devono fare sforzi, ma allo stesso tempo sono completamente dipendenti dall’intelligenza artificiale. È una vendetta dantesca.


Sulla terra le macchine fanno quello che vogliono e dovrebbero cercare di risistemare il pianeta, cosa che non fanno. Tanto che in Cars ci sono tutte le città come noi le conosciamo ma disabitate (in Cars 2 ci sono tutte le principali città del mondo popolate da sole automobili), mentre in Wall-E, molti anni dopo, tutto è quasi distrutto e rovinato dal tempo. Ma grazie al robottino appassionato, una sorta di Gesù delle auto, prende in mano la situazione e riporta la natura e gli umani sulla terra. La piantina che lui e Eve salva e ripianta è il simbolo di questa rinascita e, udite udite, è anche –possibilmente– l’albero in cui si svolgono le vicende di A Bug’s Life (vedi video qui sotto). Quelle formiche sono la prima prova della rinascita degli animali sulla Terra. Tant’è che in A Bug’s Life, a differenza degli altri film Pixar sugli animali, non ci sono molte citazioni del mondo umano (sono pochi gli umani nel mondo dopo Wall-E infatti), nonostante l’evoluzione degli animali sia molto più evoluta rispetto a Nemo, Ratatouille o Up (case, città, bar).

La rinata armonia tra animali e umani porta alla nascita, nei millenni, ad una nuova specie: i mostri. Si, ecco che arriviamo a Monsters Inc. e Monsters University (2013). Sono grandi e grossi e brutti ma allo stesso tempo molto civilizzati. E cosa fanno? Aprono delle porte di legno (ricordate la Strega all’inizio) e visitano le camere di bambini umani per spaventarli e produrre energia, che è sempre più scarsa e poco disponibile visto che il mondo è privo di umani e intelligenza artificiale vecchio stile. Le porte aprono universi paralleli? NO. Viaggio nel tempo! E per evitare che ci siano dei problemi nello spazio-tempo, evitando di entrare in contatto con oggetti e persone quando entrano nel loro tempo. Una delle prove potrebbe essere un caravan che compare sia in A Bug’s Life sia in Monsters & Co.. (in a Bug’s Life è tutta ruggine, nel film dei mostri invece è nuova e abitata, proprio perché i Mike e Sullivan e compagnia viaggiano indietro a quando c’erano tutti gli umani sulla terra).


E ora torniamo a Brave, come promesso, lo step finale della Teoria. Ricordate Boo, la tenerissima bambina protagonista di Monsters & Co.? È l’unica che è entrata in contatto prolungato con i mostri, è l’unica che ha compreso il potere delle porte (di legno), tanto che ne è diventata ossessionata ed è diventata.. una strega. LA STREGA. La strega di Brave, che viaggia tra le porte e usa la magia dei fuochi fatui, che cerca di trasformare gli umani in mostri che assomiglino ai suoi vecchi amici (su tutti gli Orsi, le bestie più simili al blu e viola Sullivan). Nella capanna della Strega, non per niente, troviamo tutti dei gadget che ricordano i vari film Pixar, da un incisione di Sullivan alle auto di Toy Story. Sono i suoi gadget e le sue creazioni che si è portata dietro dalla sue varie avventure.

(by http://www.imerica.it/the-pixar-theory-tut...o-interconnessi)

aggiungo la versione inglese, per chi può...è più completa http://jonnegroni.com/2013/07/11/the-pixar-theory/

Che ne pensate? Per me è sconvolgente....
 
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ansem™
view post Posted on 15/7/2013, 12:45     +1   -1




CAZZO! Non ci avrei mai pensato sinceramente. E' una teoria molto più che plausibile, anzi secondo me è proprio così!
 
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view post Posted on 15/7/2013, 13:07     +1   +1   -1
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Ho la morte nel cuore

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Ma io questo che cazzo l'ho aperto a fare?

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Adso
view post Posted on 16/7/2013, 06:55     +1   +1   -1




CITAZIONE (<Zeel> @ 15/7/2013, 14:07) 
Ma io questo che cazzo l'ho aperto a fare?

 
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Cletus
view post Posted on 18/7/2013, 01:45     +1   -1




nn vorrei deludervi ma in m.&co. si apre una porta in alaska e ci sono sia uomini che lo yeti /mostro/. non ha senso. poi ci sono le date su cars e riferimenti a corse dei '50
boh per me cercare una logica x forza nei cartoni è da nerdoni. ma di quelli ottusi stile ingegnere XD

p.s anche io lo sono dato che scrivo da xbox.a fatica lol
 
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Adso
view post Posted on 18/7/2013, 05:05     +1   -1




CITAZIONE (Cletus @ 18/7/2013, 02:45) 
poi ci sono le date su cars e riferimenti a corse dei '50

Beh, gli anni 50 erano così in effetti. Niente persone, solo macchine.
Non ti ricordi?
Fidati, me lo raccontava mio nonno, una 600 multipla...
 
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camera9
view post Posted on 18/7/2013, 08:51     +1   -1




CITAZIONE (Cletus @ 18/7/2013, 02:45) 
nn vorrei deludervi ma in m.&co. si apre una porta in alaska e ci sono sia uomini che lo yeti /mostro/. non ha senso. poi ci sono le date su cars e riferimenti a corse dei '50
boh per me cercare una logica x forza nei cartoni è da nerdoni. ma di quelli ottusi stile ingegnere XD

p.s anche io lo sono dato che scrivo da xbox.a fatica lol

se le porte sono dei tramiti per viaggiare nel tempo, possono capitare ovunque...quindi anche in riferimenti moderni
 
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PïGGy
view post Posted on 18/7/2013, 11:04     +1   -1




E' una teoria senza dubbio molto interessante, forse un pò forzata in alcuni punti ma abbastanza convincente, anche se francamente dubito che ci sia una trama così contorta sotto.
 
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Cletus
view post Posted on 18/7/2013, 13:12     +1   -1




CITAZIONE (camera9 @ 18/7/2013, 09:51) 
CITAZIONE (Cletus @ 18/7/2013, 02:45) 
nn vorrei deludervi ma in m.&co. si apre una porta in alaska e ci sono sia uomini che lo yeti /mostro/. non ha senso. poi ci sono le date su cars e riferimenti a corse dei '50
boh per me cercare una logica x forza nei cartoni è da nerdoni. ma di quelli ottusi stile ingegnere XD

p.s anche io lo sono dato che scrivo da xbox.a fatica lol

se le porte sono dei tramiti per viaggiare nel tempo, possono capitare ovunque...quindi anche in riferimenti moderni

Ma secondo la teoria mostri e umani non sono voraci quindi non si spiega lo yeti
 
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8 replies since 15/7/2013, 09:12   87 views
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