CITAZIONE (camera9 @ 15/6/2013, 21:48)
francamente che la tua motivazione non risieda nel vangelo mi può far solo piacere, ma sarebbe molto stupido negare che una buona percentuale di persone dica di essere contraria all'aborto solo perchè la Chiesa impone questa idea...e la Chiesa si basa sul Vangelo per dirlo
No, il Vangelo non parla di aborto.
Scopro ora spulciando su internet che l'Antico Testamento ne parla una volta sola per condannare al pagamento di un'ammenda chi provocasse - involontariamente, con uno spintone - l'aborto ad una donna incinta.
Credo che l'aborto volontario non fosse neanche preso in considerazione, perché la più grande benedizione per un Israelita era la discendenza (per lungo tempo non vi fu in Israele un'idea di un'altra vita oltre la morte).
Il rifiuto dell'aborto (così come dell'infanticidio) si è però formalizzato molto presto nella Chiesa, per quel che so, principalmente in relazione all'ambiente greco-romano (che invece praticava usualmente entrambi...), ed è logica conseguenza agli insegnamenti di Cirsto, questo sì.
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mi interessano questi fatti basati sulla razionalità...per caso risiedono nel fatto che è dimostrato come, nei primi 80 giorni, l'embrione sia privo di attività nervosa e cerebrale? e che quindi, legislativamente parlando, prima dell'esistenza di qualsiasi attività cerebrale, la persona non esiste?
Legislativamente parlando, la persona non esiste fino alla nascita. Infatti vengono praticati anche aborti tardivi - anche i Italia, in determinate condizioni.
Ciò detto, alcunii motivi razionali che mi spingono a rifiutare l'aborto sono:
- lo sviluppo continuo del blastocisti-embrione-feto, che sì ha delle fasi in cui è privo di attività cerebrale, ma non è possibile individuare alcuna distinzione netta tra di esse
- l'assoluta unicità del patrimonio genetico, che ne fa un essere umano completo in potenza
- la constatazione come il nascere in condizioni svantaggiose sia dal punto di vista fisico che economico non è certo pregiudiziale per una vita felice
- un semplice bilancio di vantaggi: una vita vale bene nove mesi di difficoltà di una donna, che può benissimo dare in adozione il bimbo
- il constatare che al contrario le motivazioni favorevoli all'aborto sono di tipo puramente emotivo - "ti ci devi trovare in quella situazione" - o egoistico - "devo avere la libertà di scegliere" - che sarebbero liquidate in un nonnulla per qualsiasi altro campo legislativo.
Diciamo che non appena sposti il baricentro dal tuo ombelico - o da quello della donna - un pochettino fuori, è impossibile secondo me non vedere come
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ed è quindi il motivo per cui il mio discorso, scientificamente e legislativamente, non è paragonabile all'omicidio...
Su fatto che all'omicidio non sia direttamente assimilabile potrei anche essere d'accordo, d'altronde sempre si è distinto tra aborto ed omicidio, pur condannandoli entrambi, ma come gravità a me sembra assolutamente paragonabili.
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la 194 non aveva come obiettivo primario quello di diminuire gli aborti, ma di evitare che avvenissero in clandestinità con tutti i problemi medici che potevano conseguire per la donna (e non concedendo l'aborto è una pallida illusione che questi non avvengano più).
Non conosco nei dettagli la fenomenologia abortiva per giudicare che cosa avverrebbe se venisse vietato.
E comunque in una materia simile vietare tout court non credo sarebbe la strada che sceglierei io, in effetti, se fossi il legislatore.
Però semplicemente è un discorso che non sta in piedi il tuo: se una cosa è sbagliata, la vieto eccome.
Sarebbe come legalizzare il furto per evitare che la gente muoia nei tentativi di rapina (se mi permetti un paragone balengo).
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Il fatto è che con l'elevato numero di obbiettori (che come dici poi li fanno in privato) si crea un falso dato nei luoghi in cui invece si fa.
Questo non l'ho capito, che falso dato?
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EDIT...a tutto questo va fatto un serio discorso sul fatto che, ora come ora, se la politica mette le mani su argomenti così importanti, non lo fa con raziocinio, ma solo nel tentativo vano di farsi rieleggere...e quando cambia, cambia in male...
Questo senza dubbio... ma le ragioni "sporche", politiche ed economiche, dietro queste cose ci sono sempre state, e da ambo le fazioni...
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Il punto è anche quello che dice Zeel: se purtroppo l'aborto è diventato materia di scontro così aspro è colpa di una cultura tradizionalmente maschilista da un lato -in cui l'importanza della donna era quella di sfornare pagnotte - e quella femminista rampante dall'altro - che di sfornar pagnotte s'è rotta er....
Se non ci fosse questo scontro ideologico, ed un individualismo ed egoismo di fondo nella società attuale, e non si usassero questi bambini come oggetto di ben altra contesa, credo che tutti potrebbero rendersi conto dell'importanza di una vita anche in potenza, anche se costa sacrificio portare avanti una gravidanza, e verrebbero trovate delle soluzioni di compromesso che permettano di salvare e l'indipendenza della donna e la vita del bambino.
Confinando l'aborto in delle situazioni estreme in cui la gravidanza comporti dei rischi o gravissime sofferenze alla madre....