inglese si, inglese no

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brutalz
view post Posted on 25/5/2013, 14:43     +1   -1




http://milano.corriere.it/milano/notizie/c...294413971.shtml

Visto che sul forum della mia facoltà di ingegneria si sta scatenando il putiferio, vorrei sapere cosa ne pensate voi (sperano in un pò piu di civiltà).
Sostanzialmente molti si appellano al fatto che "siamo in italia, parliamo italiano".
Per come la vedo io, erogare una laurea in inglese è un vantaggio sia per gli studenti che per l'ateneo di per se. Ovviamente io mi riferisco a corsi di laurea magistrale dove l'uso dell'inglese è indispensabile ed insostituibile. Corsi come automazione, informatica eccetera, ormai erogati in italiano non hanno piu senso (e non lo avevano neanche prima), visto che le pubblicazioni ed il materiale vario sono esclusivamente in inglese (le varie traduzioni arrivano molto tempo dopo e non sempre sono tradotte in maniera consona). Ovviamente sono escluse moltissime facoltà dal mio ragionamento, sia chiaro...
 
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Alien93
view post Posted on 25/5/2013, 20:07     +1   +1   -1




Nel ricorso del TAR c'è scritto questo:
[...]frattura linguistica tra élites e comuni cittadini che non abbiano potuto acquisire, per ragioni economiche e/o sociali una conoscenza della lingua inglese adeguata alla frequenza di un corso universitario;[...]

Non hanno imparato l'inglese perchè son dei caproni e si lamentano, altro che la perdita di identità nazionale.
 
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Nigel II
view post Posted on 25/5/2013, 22:13     +1   -1




Commento sul penultimo paragrafo: l'italiano ha una caratteristica particolare che l'inglese non ha, cioè che in italiano puoi formare frasi elaborate senza essenzialmente dire nulla, mentre in inglese è quasi impossibile. Ci credo che gli architetti non sono d'accordo.

Detto ciò, sono d'accordo per i corsi in inglese, però non so quanto sia attuabile mettere solo corsi in inglese dal punto di vista pratico. Per quanto mi riguarda l'inglese mi è stato insegnato da cani al liceo (però son bilingue quindi il problema non si pone), quindi non trovo particolarmente giusto mettere corsi magistrali solo in inglese (a meno che fossero svolti corsi paralleli di inglese fino ad un livello abbastanza avanzato).
In ogni caso se avessi la possibilità di scegliere un corso in inglese lo sceglierei senza ombra di dubbio, ma non vedo perchè debba essere solo in inglese.
Capisco l'idea di brutalz, il problema è più pratico che altro. Se riesci a insegnar loro l'inglese a un livello abbastanza avanzato non vedo il problema.
 
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Cletus
view post Posted on 26/5/2013, 00:54     +1   -1




da me a ca foscari (si quella della pubblicità) li fanno, una mia amica frequenta quello di economia, secondo me è una figata, molto innovativo
 
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Adso
view post Posted on 26/5/2013, 07:56     +1   -1




Che un'università di livello come il Politecnico di Milano eroghi alcuni corsi di studio in inglese, è sicuramente positivo. Dovrebbe fornire almeno il doppione dei corsi "storici" più importanti, secondo me.
Il Poli di Torino (evviva Torino buuuu Milano) li ha un paio di corsi di laurea in inglese...

Abolire l'italiano è una stupidaggine. E' semplicemente un'altra dimostrazione di come noi in italia tendiamo sempre a correre dietro agli altri. Probabilmente perché ci vergogniamo di quello che siamo.
E' segno (e causa) di subordinazione culturale.
Ed è pure stupido in un paese dove il livello di conoscenza della lingua inglese (il mio in primis) è imbarazzantemente basso...
 
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brutalz
view post Posted on 26/5/2013, 15:59     +1   -1




CITAZIONE (Adso @ 26/5/2013, 08:56) 
Che un'università di livello come il Politecnico di Milano eroghi alcuni corsi di studio in inglese, è sicuramente positivo. Dovrebbe fornire almeno il doppione dei corsi "storici" più importanti, secondo me.
Il Poli di Torino (evviva Torino buuuu Milano) li ha un paio di corsi di laurea in inglese...

Abolire l'italiano è una stupidaggine. E' semplicemente un'altra dimostrazione di come noi in italia tendiamo sempre a correre dietro agli altri. Probabilmente perché ci vergogniamo di quello che siamo.
E' segno (e causa) di subordinazione culturale.
Ed è pure stupido in un paese dove il livello di conoscenza della lingua inglese (il mio in primis) è imbarazzantemente basso...

ecco, è proprio qui che ti volevo!
Noi non corriamo dietro agli altri, ma semplicemente in alcuni ambiti scientifici, l'inglese è fondamentale ed insostituibile. In ambito informatico, fare lezioni magistrali in italiano è inutile, visto che comunque la realtà lavorativa, i materiali freschi e aggiornati, le conferenze di un certo livello, eccetera, sono esclusivamente in inglese. Nel mio caso, la mia università (che attualmente eroga due dorsi della magistrale solo in lingua inglese, ma con la possibilità di scegliere se sostenere l'esame in italiano o in inglese) si è prodigata nel pagare agli studenti che lo richiedessero una parte sostanziale di un corso di inglese prima che iniziassero i corsi.
Il fatto che il livello di conoscenza dell'inglese sia basso, è molto spesso colpa delle persone, e non di chi lo insegna nelle scuole. Esempio lampante, io conosco molto meglio l'inglese di tutti i miei amici, ed abbiamo frequentato la stessa scuola, e la stessa classe. Quindi se uno ha voglia, le cose le impara, eccome!
 
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Adso
view post Posted on 26/5/2013, 16:52     +1   -1




CITAZIONE (brutalz @ 26/5/2013, 16:59) 
Noi non corriamo dietro agli altri, ma semplicemente in alcuni ambiti scientifici, l'inglese è fondamentale ed insostituibile.

Il fatto che in Italia corriamo dietro agli altri credo sia innegabile, per miliardi di cose. Distruggiamo la nostra identità, la nostra specificità in continuazione.
Ciò detto, quel che tu dici può essere vero, ma sarebbe sufficiente erogare alcuni corsi in inglese, non tutto il corso di laurea.

O semplicemente, meglio ancora, costringere i ragazzi a confrontarsi proprio con quei testi in inglese che dici tu.
Il fatto che la lingua inglese sia importante non vuol dire automaticamente abolire l'Italiano.
Le lezioni ed i corsi servono esattamente per capire bene, e togliersi i dubbi che non puoi toglierti dal libro. Non ha senso aggiungere un'handicap.
Se vuoi darmi un libro in inglese ben d'accordo. Ma spiegami italiano...

A sti punti, sennò, per gli studenti di meccanica sarebbe molto più utile l'erogazione di corsi in lingua tedesca...

CITAZIONE
Il fatto che il livello di conoscenza dell'inglese sia basso, è molto spesso colpa delle persone, e non di chi lo insegna nelle scuole. Esempio lampante, io conosco molto meglio l'inglese di tutti i miei amici, ed abbiamo frequentato la stessa scuola, e la stessa classe. Quindi se uno ha voglia, le cose le impara, eccome!

Anch'io conosco bene la matematica e tanti amici no.
Ma il punto è che il livello di insegnamento nelle scuole è basso basso. O meglio, l'insegnamento talora è buono, ma è il sistema che non ti incentiva a studiare molto...
Se tu insegnante mi insegni bene, ma poi non sei esigente con le valutazioni, rovini tutto il lavoro... E il sistema italiano è ben lungi da premiare il merito...

Anche all'università: la qualità dell'insegnamento e l'esigenza dei docenti è calata a vista d'occhio, e la presenza di una selva di personaggi che vivono sulla soglia del 18 costante non innalza sicuramente il livello.
 
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Simux
view post Posted on 27/5/2013, 11:04     +1   +1   -1




Io sono a favore di tutto ciò che butta giù le barriere.
Ma come ogni cosa deve essere fatta bene.
Di principio sarei favorelissimo a corsi in inglese dato che è la lingua internazionalmente più usata. Se un giorno sarà lo spagnolo, sarò favorevolissimo a corsi in spagnolo. Se sarà lo Swahili, sarò favorevolissimo allo Swahili.

Il tedesco no.

Detto questo, PRIMA si porta il livello dell'ingele degli studenti ad un punto decente, DOPO mi fai i corsi solo in inglese. Nei paesi scandinavi è comunissimo essere praticamente bilingue.
Qui.. qui.. ahahah se guardi un telefilm in inglese coi sottotitoli già si stupiscono.

La lingua è uno strumento e ho sempre mal sopportato chi la vede come una parte della nostra cultura che deve stagnare e restare ferma. Il linguaggio lo usiamo per comunicare; se dobbiamo comunicare a livello internazionale è giusto, giustissimo adottare una lingua comune (inglese, francese, cinese è indifferente. Tedesco no.).
 
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Adso
view post Posted on 27/5/2013, 15:08     +1   -1




Tedesco ezzere bello!

(comunque la lingua non è un vettore neutro. Con l'acquisizione di una lingua c'é sempre qualcosa che si "perde" e qualcosa che si "acquista". E l'inglese è semanticamente e lessicalmente molto povero di sfumature. Per questo non ha la mia simpatia...)
 
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brutalz
view post Posted on 27/5/2013, 15:33     +1   -1




CITAZIONE
Ciò detto, quel che tu dici può essere vero, ma sarebbe sufficiente erogare alcuni corsi in inglese, non tutto il corso di laurea.

In una laurea magistrale di ingegneria, a meno di materie prettamente non inerenti al corso di laurea (roba come eventuali corsi di diritto) non avrebbe senso erogare solo alcuni corsi in inglese, visto che comunque sono tutti specifici dell'ambito lavorativo in cui ti ritroverai.


CITAZIONE
O semplicemente, meglio ancora, costringere i ragazzi a confrontarsi proprio con quei testi in inglese che dici tu.
Il fatto che la lingua inglese sia importante non vuol dire automaticamente abolire l'Italiano.
Le lezioni ed i corsi servono esattamente per capire bene, e togliersi i dubbi che non puoi toglierti dal libro. Non ha senso aggiungere un'handicap.
Se vuoi darmi un libro in inglese ben d'accordo. Ma spiegami italiano...

siamo allo stesso punto di partenza. Se obblighi ad usare testi in inglese, poi esce fuori quello che fa ricorso perchè vuole i testi in italiano.
Arrivati ad un certo punto di studio non si può pretendere che la materia in oggetto venga incontro alle nostre esigenze, ma siamo noi che ci dobbiamo adattare.

CITAZIONE
Detto questo, PRIMA si porta il livello dell'ingele degli studenti ad un punto decente, DOPO mi fai i corsi solo in inglese.

e fin qui ok, ma ciò lo potrai attuare effettivamente fra una decina d'anni o piu, giusto il tempo che crescano i bambini che abbiano l'opportunità di avere un livello decente di inglese. Nel frattempo, i miei coetanei che fanno, si fanno le pippe (cosa che molti già fanno) ?
Ora c'è questo periodo di transizione, che per forza di cose deve esserci. Senza contare che ci sono moltissime altre università che insegnano in italiano. Se uno proprio l'inglese non lo capisce (o non lo vuole capire) puo cambiare benissimo università.
Evidentemente nella mia università ci sono docenti con la D maiuscola, e nessuno di essi si è lamentato del fatto delle magistrali erogate in sola lingua inglese, anzi...
Inoltre tutti i miei amici che già fanno la magistrale in lingua inglese, non si sono lamentati in alcun modo di questo cambiamento, quindi la cosa non è poi così grave come la disegnano.
 
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Simux
view post Posted on 27/5/2013, 20:01     +1   -1




CITAZIONE (brutalz @ 27/5/2013, 16:33) 
e fin qui ok, ma ciò lo potrai attuare effettivamente fra una decina d'anni o piu, giusto il tempo che crescano i bambini che abbiano l'opportunità di avere un livello decente di inglese. Nel frattempo, i miei coetanei che fanno, si fanno le pippe (cosa che molti già fanno) ?

Guarda che io sono d'accordo con te.
Per me non ha senso che si parlino centoventordici lingue diverse al mondo. Io sono per la lingua unica (non il tedesco, piuttosto il LIS). Succederà, è un processo inevitabile con la globalizzazione. Andarci contro è da ottusi, sono morte un sacco di lingue che restano comunque patrimonio storico. Eppure siamo affezionati solo alle lingue attualmente vive. Che buffa coincidenza! È normale, è l'evoluzione del linguaggio. Come ho già scritto la lingua è uno strumetto che si deve adattare alle esigenze e lo farà. Lo farà nel modo più veloce che storicamente sia mai esistito perché ormai il mondo è davvero piccolo.
Per adesso però non puoi imporlo così tout court (volevo scrivere tout court) perché c'è chi purtroppo l'inglese non lo sa e creeresti un gap (volevo scrivere gap) socialmente ingiusto. Tu e i tuoi coetanei per ora studiate in italiano e pace.

Volevo scrivere anche salgemma, ma non c'entrava un cazzo col contesto.
 
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brutalz
view post Posted on 28/5/2013, 15:19     +1   -1




CITAZIONE
Per adesso però non puoi imporlo così tout court (volevo scrivere tout court) perché c'è chi purtroppo l'inglese non lo sa e creeresti un gap (volevo scrivere gap) socialmente ingiusto. Tu e i tuoi coetanei per ora studiate in italiano e pace.

e invece è proprio imponendolo che si avranno gli effetti desiderati. Non è possibile che in 3 anni di lezioni di ingegneria uno non abbia maturato una conoscenza basilare di inglese. Slide a parte, tutto il materiale integrativo, i forum come stackoverflow, le manpages, le api di java e altre fonti, sono prettamente in inglese. Senza contare che nel momento in cui uno inizia un certo corso di laurea, sa a cosa va incontro, e l'inglese, nel ramo ingegneristico è fondamentale. Un pò come se qualcuno si lamentasse perchè studiando medicina è costretto a vedere operazioni dal vivo e cavoli vari. L'università NON è la scuola dell'obbligo, quindi gli studenti devono avere flessibilità mentale.
 
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Adso
view post Posted on 28/5/2013, 21:55     +1   -1




CITAZIONE (brutalz @ 27/5/2013, 16:33) 
In una laurea magistrale di ingegneria, a meno di materie prettamente non inerenti al corso di laurea (roba come eventuali corsi di diritto) non avrebbe senso erogare solo alcuni corsi in inglese, visto che comunque sono tutti specifici dell'ambito lavorativo in cui ti ritroverai.

Guarda che dipende dai campi.
Nella meccanica, ad esempio, l'inglese non è la sola lingua egemone...


CITAZIONE
siamo allo stesso punto di partenza. Se obblighi ad usare testi in inglese, poi esce fuori quello che fa ricorso perchè vuole i testi in italiano.
Arrivati ad un certo punto di studio non si può pretendere che la materia in oggetto venga incontro alle nostre esigenze, ma siamo noi che ci dobbiamo adattare.

Sì, se la materia lo richiede.
No, se lo si fa per subordinazione culturale ad un'altra nazione.
E la subordinazione linguistica è segno di subordinazione culturale (anche solo in quel determinato campo scientifico).

E sticazzi che qualcuno fa ricorso, io ti sto dicendo quello che penso io: che è assolutamente ragionevole chiedere che uno studente sia in grado di confrontarsi con lingue estere (non necessariamente solo l'inglese) laddove il suo corso di laurea lo richieda.
Non ha senso rinunciare alla propria lingua nazionale in ossequio al mainstream.

Anche perché è scelta miope pensare che l'unica lingua che serva sia l'inglese...
Importanti sono il francese, il tedesco... (tutte nazioni che, a differenza dell'italia e giustamente, anche se a volte fin troppo marcatamente, sono restie all'abbandono della lingua nazionale...)
 
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Rorschach.
view post Posted on 29/5/2013, 08:21     +1   -1




QUOTE (Adso @ 28/5/2013, 22:55) 
Importanti sono il francese, il tedesco... (tutte nazioni che, a differenza dell'italia e giustamente, anche se a volte fin troppo marcatamente, sono restie all'abbandono della lingua nazionale...)

Dipende dai punti di vista...il popolo italiano è uno di quelli che, nel novero dei Paesi ragionevolmente ricchi e industrializzati, ha più difficoltà in assoluto con la lingua inglese. Molto più di quanto accade nel resto delle nazioni sviluppate o in via di sviluppo. È vero che abbiamo importato diversi anglicismi, ma la lingua in sè rimane per tanta gente un qualcosa di oscuro, perfino tra alcuni internauti (il che è tutto dire).
 
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PïGGy
view post Posted on 29/5/2013, 10:39     +1   -1




Secondo me sarebbe cosa buona e giusta fare corsi esclusivamente in inglese, se lo specifico corso o la facoltà lo richiede. Non ha molto senso fare corsi in italiano in cui il 90% delle parole usate è inglese e soprattutto che ti preparano ad una realtà in cui dovrai parlare inglese il 90% delle volte. Certo, per poter fare una cosa del genere servirebbe una buona base, ovvio che se non sai mezza parola di inglese (come nel caso di una percentuale vergognosamente alta di universitari italiani) è abbastanza inutile. Ed è anche impensabile che all'università ti riinsegnino l'inglese dalle basi.

Noi, alla facoltà di design, che di termini inglesi ne ha molti, ce la siamo cavata con un' "idoneità" fatta malissimo, con un'unica professoressa di inglese per TUTTI i corsi di architettura, che ci ha insegnato un pò di termini standard dell'architettura e che pretendeva in due mesi di far imparare tutti i tempi verbali a gente che sapeva a stento usare il present simple. Io ho avuto la fortuna (se così si può dire) di aver ricevuto delle basi più o meno decenti che mi hanno permesso poi di arrangiarmi da sola tra traduzioni di testi di canzoni e visione di serie, film, video e quant'altro in inglese, prima con sottotitoli poi senza, fino ad arrivare ad un livello perlomeno soddisfacente, ma durante il corso di inglese dell'università ho visto cose da far accapponare la pelle "MAI OM IS VERI GUD. IT AS TU BEDRUMS AND A CHICCEN UER AI IT EVRI NAIT." Robe così. Come si può pretendere che un neolaureato si affacci in un contesto lavorativo internazionale se non sa nemmeno chiedere dov'è il bagno senza fare la figura dello zappone ignorante?

Poi un'altra cosa. "Siamo in italia, parliamo italiano". Ok. A casa con mamma e papà però. Con gli amici. Se fai un colloquio di lavoro in una società internazionale non puoi pretendere di continuare a parlare italiano sempre e comunque. Certo il corso in italiano è più facile e più comodo e quello che ti pare, ma ci vuole lungimiranza nelle cose.
 
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42 replies since 25/5/2013, 14:43   399 views
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