Personalmente capisco
qualsiasi intenzione di voto. Poi magari non la condivido e la critico, ma a capirla capisco.
Quello che mi preoccupa sono i percorsi che conducono all'intenzione di voto.
L'elettorato di Berlusconi, per dire, è composto (in parte) da chi trae vantaggio nei condoni, nell'evasione, nelle pratiche "poco oneste". Quindi se un imprenditore edile vota PDL io capisco anche se non condivido.
Come sempre da quando voto, procedo ad eliminazione.
Berlusconi vabbeh, non mi ci metto a spiegare.
Giannino. Forse l'unico voto "alternativo" che potrei condividere. Il personaggio è valido, ma resta una forza di minoranza senza speranza di ottenere un risultato decente.
Oltre a questo però c'è poco, manca un programma a tutto tondo. Ed in ogni caso non ne condivido le idee economiche. Ex keynesiano che è passato dall'altra parte. E non mi piacciono entrambe le parti
Monti ha l'unico pregio della serietà e dall'immagine istituzionale. È un aspetto che va considerato e non è di poca importanza, ma per il resto non condivido la spinta liberista e c'è una distanza abissale sulle politiche sociali leccaculiste della Chiesa.
Ingroia ... caro lui. Non capisco chi lo critica perchè era un magistrato. Chiunque si candida in politica prima faceva altro. Non vedo questa particolare eccezione nei magistrati. E il fatto che la giustizia in Italia non funzioni mica dipende solo da loro, è un sistema sbagliato alla base. Per me darsi alla politica dovrebbe essere (purtroppo solo in linea teorica.. sigh..) un atto nobile.
Tornando al candidato lo trovo decisamente spaesato, poco incisivo, con buone idee ma senza le capacità e le competenze per metterle in pratica. Potrei valutarlo alla camera toh! Come voto alternativo. Non di più. Di certo non al senato.
M5S/Grillo mi spaventa più di Berlusconi. Smettiamola con la storia che il movimento e Grillo sono due cose diverse. Grillo è un dittatore con nessuna attitudine democratica. Auspica la democrazia diretta, ma dentro al movimento caccia chiunque si distacchi dalla linea tracciata da lui e Casaleggio.
È un qualunquista dei peggiori: "vorrei una madre di 3 figli all'economia". Io no cazzo. Ci voglio gente competente!
"mandiamo a casa tutti!" ah.. questa è democrazia? Spiegatemi: viene eletto, va in parlamento, e poi? Via.. tutti via?! Non funziona così. Non può, e per fortuna che non può! Se un partito supera la soglia di sbarramento è GIUSTO che abbia una rappresentanza in parlamento!
Per il resto il M5S paga uno scotto importantissimo: sono degli incompetenti e vendono come positivo il fatto di essere gente "comune".
Non so voi, ma se mi viene un idraulico in casa voglio che sia competente, non che sia uno qualsiasi, simile a me.
Il problema è mandare via i disonesti, non fare arrivare incompetenti dal popolo!
Come diceva giustamente Luttazzi su Grillo: la gente applaude l'enfasi, non applaude i contenuti.
Mi spaventa vedere che la gente è davvero, davvero convinta che Grillo sia un'alternativa seria, che sia una "soluzione". Il resto dell'elettorato almeno ha la consapevolezza di votare il meno peggio.
Bersani. Ed eccoci.
Sigh, la mia scelta. Che come ho già detto arriva per elminazione.
Bersani ha il merito di aver fatto qualcosina. È stato lui a prendere in carico l'iniziativa popolare sull'eliminazione della maggiorazione delle ricariche telefoniche (vi ricordate quando una ricarica da 20 costava 25?). Ha fatto la riforma sulle assicurazioni RCA facendoci entrare nella classe di merito più bassa possibile in base a chi ce l'aveva più bassa in famiglia. Ha fatto la riforma per avere le farmacie nei supermercati. Ha introdotto i pagamenti obbligatori a professionisti con carta di credito per combattere in parte l'evasione fiscale.
No, non ha cambiato il mondo, ma qualcosina l'ha fatta.
Fatte queste considerazioni secondo me bisogna togliersi dalla testa che esista uomo sulla faccia della terra che salendo al govnero sistema tutto.
Una delle pochissime cose su cui ha ragione Berlusconi è che in Italia il primo ministro non ha tutto sto gran potere.
Uno degli elementi fondamentali che mi hanno portato a scegliere di votare PD è che il grande, grandissimo peso politico dell'Italia è l'ingovernabilità. La durata media di un governo credo sia circa 14/15 mesi, quando all'estero spesso i governi fanno il doppio mandato.
Questo rende impossibili le politiche a medio e lungo periodo.
Abbiamo bisogno di stabilità, di qualcuno che riesca a portare avanti un progetto. Magari non è il progetto che sogno! Sicuramente criticherò un sacco di manovre di Bersani, ma intanto che possa fare quello che deve fare con più stabilità possibile.
In questa ottica, PER ME, Grillo, Monti e Ingroia sono solo ostacoli.