The Walking Dead

@Jo Constantine, quello che intendevo è che è un telefilm incentrato sulla psicologia dei personaggi e sulla loro evoluzione caratteriale, non solo semplicemente e convenzionalmente su "evitare gli zombie". Chiaro che le vicende sono incentrate sui vivi, ma c'è modo e modo di incentrarle sui vivi...Walking Dead spinge ancora di più sull'acceleratore della psicologia, in maniere che Romero ha invece solo accennato (e non venitemi a dire che non è vero...Romero non s'è mai spinto fino in fondo su quella via, Walking Dead, piaccia o no, segue invece proprio quella strada).

Se non vi piace andatevi a vedere Resident Evil Ma non venitemi a dire che è un'idea del cazzo, quando invece è una delle poche reali novità sia per quanto riguarda il lato fumettistico sia per quanto riguarda il telefilm.

Di novità ancora più strana sugli zombie c'è probabilmente solo "Fragile", che sembra interessante, o la puttanata di film adolescenziale che è uscita poco tempo fa o deve uscire a breve, su una storia d'amore tra uno zombie e un'umana, o robaccia di quel genere...

Nella terza stagione ci sono più vivi che zombie. E questo, per una serie a tema zombie, è un male. La tensione ne risente. Non ci sono menate psicologiche che tengano.

Che poi, grande novità... le novità del genere sono ben altre. 28 giorni dopo. Shaun of the Dead. Max Brooks. Questa è una serie con dei presupposti classici e uno svolgimento abbastanza lineare, non ci vedo mica tutte queste novità... voglio dire, volendo una serie psicologica uno si guarda Lost piuttosto che The Walking Dead, che è una serie incentrata sulla sopravvivenza. Mi sa che qui chi non ha capito lo spirito del genere zombie non siamo noi...

28 Giorni Dopo ha un paio di momenti e presupposti interessanti, ma rimane comunque una mezza cagata...

Pensa un po', per me invece è la cosa migliore che sia stata fatta sugli zombie da dieci anni a questa parte

Minchia, allora chissà cosa consideri il peggio

Mi riservo il giudizio finché non vedrò Warm Bodies o come si chiama. Mi chiedo piuttosto cosa ci sia di così terribile in 28 giorni dopo...

Non è terribile, non l'ho detto e non lo penso Dico solo che personalmente non mi viene affatto da esaltarlo, non mi ha entusiasmato.

"telefilm incentrato sulla psicologia dei personaggi e sull'evoluzione caratteriale"

...Wolve, questa cosa la fanno tutti i telefilm, film, libri, cartoni animati, fumetti, fotoromanzi.
La caratterizzazione psicologica e l'evoluzione caratteriale sono dei punti cardini di ogni storia...di ogni storia fatta bene.
Ma il contesto, in questo caso il mondo pieno di zombie, però non è meno importante. Anzi, alimenta e rafforza le caratterizzazioni dei personaggi.
Se tu il contesto non me lo fai vedere, non me lo fai sentire, mi sputtani anche la caratterizzazione.
Tu mi parli di chissà quali novità, mentre invece questo è semplicemente l'ABC della scrittura.

28 giorni dopo è uno dei migliori film del genere degli ultimi 20 anni, se non il migliore

IMHO, la maggior parte del genere zombie è rappresentato da film e quindi è quasi obbligatorio che ti offrano 1 ora e mezza di sangue e sbudallamenti, senza star lì troppo ad approfondire personaggi, trame e relazioni.
The Walking Dead è un telefilm che offre 45 minuti di intrattenimanto alla settimana: se ogni settimana ci fossero 45 minuti di gore fine a se stesso non se lo inculerebbe nisciuno.

Parlando di 28 giorni dopo....io ho vistucchiato il sequel, 28 settimane dopo....boh....sinceramente le trame dei due film che avevo letto su Wikipedia mi piacevano, ma poi quando ho visto il film non è che sono rimasto così colpito.

Azz, non oso immaginare quale consideri invece il peggiore...

@Jo Constantine, mezza cagata non vuol dire terribile. Vuol dire che c'è comunque anche di peggio

Nessuno vuole gore fine a sé stesso... è proprio questo che si sbaglia, pensando a un'ambientazione zombie. Il bello del genere zombie non è quando i protagonisti sono degli eserciti ambulanti e ammazzano a destra e a manca... cioè, no, anche quello è bello.

Ma il bello del genere è anche la tensione data dalla precarietà della situazione, una sensazione che l'inizio di ogni stagione trasmette benissimo. Cioè, Atlanta della prima stagione, oppure l'orda sull'autostrada della seconda e la presa della prigione nella terza. La fuga continua, lo stare sull'attenti in ogni momento, il pericolo dietro ogni ombra: sono queste le cose che rendono il genere coinvolgente. Se però mi mostri gli zombie con un rapporto di 1:10 e con un livello di pericolo pari a quello di un paraplegico in coma, allora la tensione puoi anche buttarla nel cesso o regalarla a qualche altra serie tv.

28 giorni dopo è l'esempio perfetto, cribbio. Lì gli zombie corrono. Corrono come pazzi. E non si è mai al sicuro, mai. E nonostante questo i personaggi li puoi caratterizzare, possono sviluppare rapporti interpersonali, puoi legarti a loro e soffrire per il loro sbranamento, ma senza i cali di tensione improponibili che questa terza stagione mi ha dato.

28 settimane dopo è decisamente inferiore al primo in questo senso, che merita la visione. Anche se i primi dieci minuti del sequel sono da tachicardia.


Allora te lo chiedo io: cosa consideri di meglio di 28 giorni dopo nel genere zombie da dieci anni a questa parte?

Secondo me anche il ridurre di tanto in tanto la quantità di zombie è una scelta ragionata, fa capire come spesso anche la semplice paranoia possa fare spesso anche più danni rispetto al pericolo imminente vero e proprio. Ecco, anche, perchè non la ritengo una scelta sbagliata.


Non dico di aver visto TANTI film con zombie o simili...ma come minimo "Io sono Leggenda" (nonchè il suo progenitore "Occhi bianchi sul pianeta Terra") e i primi due "REC" mi sono piaciuti di più rispetto a "28 giorni dopo", e MOLTO di più rispetto a "30 giorni di buio", anche, per esempio.

O quanto la scelta del budget sia un problema nelle grosse produzioni come questa...



Madò, Io sono Leggenda? Seriamente? quel film è stato una delle cose più oscene mai fatte al genere horror, e uno dei più grandi stupri letterari di sempre. Era decisamente più bello il precursore del '64 con Vincent Price, molto più fedele al libro e molto meno "americano". REC è pure bello, ma al di là dell'idea e della realizzazione non c'è una trama a sostenerlo, è più che altro un giocattolone zombie per appassionati.